Passeggiando lungo la spiaggia si incontrano oggetti che il mare impetuoso ha portato con sé, modellandoli a suo piacere con l’aiuto dei sassi e della salsedine, per una metamorfosi senza ritorno in cui ciò che rimane non assomiglia più a quello che in origine era, ma assume una nuova fisionomia. E’ allora che la nostra mente gioca con quelle forme e le fa rivivere, dandogli una nuova vita. La sensazione che da un pezzo di ferro arrugginito, abbandonato agli eventi naturali ricorda molto la nostra esistenza; il continuo affrontar difficoltà che spesso ci logorano, ci consumano e ci trasformano per cambiarci completamente. Eppure dentro noi vive ancora quel pensiero originale che ci ha guidato nel percorso, per arrivare su questa spiaggia ora che il mare ha trovato pace e noi con lui. E’ allora, in questo momento in cui ciò che nel nostro animo profondo è rimasto intatto e che ci ha sorretto in tutto il nostro cammino, rifiorisce il nostro spirito candido e solido e si mostra per sorreggerci e donarci una nuova vita.

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